DAI VOCE AL TUO PARTO

con Tania Trutalli

Ripensare e rielaborare la nascita

“Dai voce al tuo parto” è uno spazio di ascolto, accoglienza, sostegno emotivo e offre strumenti di crescita personale per rielaborare l’esperienza di nascita vissuta e portare benessere e armonia nella propria vita.

Non c'è niente di più bello di una persona in rinascita.
Quando si rialza dopo una caduta, dopo una tempesta e ritorna più forte e bella di prima. Con qualche cicatrice in più nel cuore e sotto la pelle, ma con la voglia di stravolgere il mondo, anche solo con un sorriso.
ANNA MAGNANI
Attrice

Il percorso “Dai voce al tuo parto” è stato pensato per essere uno spazio sacro in cui rompere il silenzio che avvolge l’esperienza della nascita.

 

La nascita dovrebbe guarire, trasformare e renderci nuove, ma spesso questo non avviene.

 

La ferita causata dalla nascita e da parti non propriamente positivi non è socialmente riconosciuta.

 

La madre deve accontentarsi di sopravvivere al parto, e se timidamente prova a esternare il suo vissuto viene spesso vista come un’ingrata che non sa gioire della nascita del suo bambino.

 

Anche il neonato ne risente, e spesso questo imprinting ci accompagna – senza saperlo – fino all’età adulta e oltre.

L’idea di questo percorso nasce dalla mia esperienza personale, dai miei vissuti nel parto e nel post-parto che non trovavano spiegazione e riconoscimento.

 

Mia figlia è nata a 35 settimane + 3 giorni. È stato un parto vaginale meraviglioso e lei, piccola creatura, stava benissimo.

 

La mia esperienza di parto dunque è stata positiva, nonostante l’anticipo sulla data di arrivo. Posso però dire che è stata positiva grazie a me, alla fiducia e agli strumenti che avevo e ho utilizzato durante il travaglio e il parto.

 

Intorno a me infatti regnava il terrore, l’ansia, la paura! Un’apprensione lecita, visto l’anticipo, ma troppo invasiva.

L’assistenza al parto inizialmente è stata fantastica, ma al cambio di turno dell’ostetrica questo è cambiato: sono iniziate le interferenze non richieste e i disturbi invasivi.

 

Nonostante ciò sono riuscita a stare alla guida a non perdere il timone della nostra nave (mia e di mia figlia).

 

Mi ero preparata ed ero pronta, mi fidavo (e mi sono affidata) ad un processo più grande, percorrendo un percorso che mi ha totalmente trasformata.

 

Mia figlia, una creatura di 2 kg e mezzo, è nata forte, determinata e sana.

 

Il parto di mia figlia ha però portato con sé anche una episiotomia: i tempi dei protocolli ospedalieri la imponevano (seppur nessuno mi avesse chiesto il consenso).

 

Oltre a questa, anche una manovra di Kristeller per far nascere la placenta, perché la fretta ha avuto il sopravvento.

 

La fretta non dovrebbe proprio esistere nei reparti di maternità, se non nei casi di vera emergenza. Ma anche i quei casi la cura, l’accoglienza e il consenso informato non dovrebbero mancare.

 

Il risultato di tutto questo è stato un secondamento manuale e una separazione immediata dalla mia piccola, finita nella cullina termica per due ore mentre la mamma era in sala operatoria.

Io e mia figlia abbiamo recuperato la distanza creatasi nel distacco precoce. Ho allattato per ben 2 anni e consumato ogni piccola lacrima di dolore per il vissuto portato a casa.

 

I percorsi, lo studio, la mia professione mi hanno aiutato tanto, e anche mi hanno permesso di comprendere il perché di questo vissuto.

 

Ho subìto un vissuto non scelto, il mio corpo e i miei sentimenti sono stati violati: ecco cosa fa più male!

 

Più male di un taglio cesareo, di una episiotomia o di altro è la mancanza di umanità, sia prima, durante che dopo il parto.

 

Io portavo dentro la ferita dell’invasione fisica e psicologica di quel momento.

 

Ho indagato questi aspetti chiedendo aiuto un po’ di tempo dopo.

 

Col senno di poi sento che avrei potuto (e dovuto) farlo prima: purtroppo non ho trovato immediatamente lo spazio e il coraggio di occuparmi delle mie ferite, che seppur invisibili erano molto reali e dolorose.

Dalla nascita di mia figlia in avanti il mio intento si è definito chiaramente: io mi devo occupare di questo, di preparare le donne ad attingere a questa forza e coraggio inimmaginabile, per fornire alle mamme in attesa gli strumenti per essere le protagoniste (e non le pazienti) del parto!

 

Una mamma preparate predispone ad un parto positivo, ma lei e il suo cucciolo hanno bisogno di rispetto, protezione, cura e assistenza personalizzata durate tutto il travaglio e il parto.

 

Come può una mamma lasciare andare il proprio bambino, in un ambiente adrenalinico, rumoroso, invadente e disturbante?

 

Siamo mammiferi e per lasciare andare il nostro cucciolo abbiamo bisogno di intimità, sicurezza e pace.

 

La cosa importante, e spesso non riconosciuta, è che anche il post-parto dovrebbe essere così.

 

Per la preparazione al parto abbiamo a disposizione degli strumenti di eccellenza per prepararsi al meglio, come i laboratori de Il Parto Positivo.

 

E per il post-parto? Di solito regna il vuoto assoluto… Fatto di visite, di indicazioni standard, di pesi di numeri di grammi e centimetri.

 

Nessuno si preoccupa di chiederti: “tu come ti senti?”

 

Un “come ti senti” pieno, con uno spazio di accoglienza vero, non quello dove la risposta scontata è: “su, su… l’hanno fatto tutte!”

La professione che ho scelto mi mette in una posizione privilegiata in cui entrare in contatto con un’infinità di racconti di parto.

Seppur tutti diversi e unici, una cosa li accomuna: la necessità di essere trovare accoglienza e ascolto.

L’idea di “Dai voce al tuo parto” è nata durante i gruppi di massaggio infantile.

Mentre insegnavo alle mamme a massaggiare e ad entrare in contatto con i loro bimbi, i loro racconti del parto trovano un varco e affiorano in superficie. I vissuti uscivano spontanei e le lacrime rigavano i volti di tutte noi presenti ad accoglierli.

Mi sono resa conto che quel posto non era adatto per accogliere adeguatamente quel tipo di racconto, con il giusto tempo, e la dovuta sacralità che merita.

Ho sentito il bisogno di aiutare le mamme a rompere quel silenzio assordante, che nella maggior parte dei casi è taciuto e vissuto nell’oscurità della propria mente e del proprio cuore.

Mi è apparso chiaro che c’è bisogno di uno spazio dedicato a questo, di un tempo slegato dall’orologio in cui dare attenzione, ascolto e amore.

Questo progetto è stato in gestazione per anni, ed ora è pronto per diventare reale

“Dai voce al tuo parto” è per tutte voi che sentite scalciare dentro di voi, non più il vostro bambino, ma la voglia di riprendere la vita e di lasciare andare ogni pesantezza legata al parto, la voglia di dare un senso a tutto ciò che avete vissuto, la voglia di dare dignità e valore ad ogni singola emozione sentita.

 

Un mio vecchio maestro mi ha insegnato tre passaggi di crescita fondamentali: conosci, accetta e trasforma!

 

A volte per farli abbiamo bisogno di aiuto, e lo posso affermare con certezza perché pure io, che credevo di avere tutte le risorse per farlo da sola, ne ho avuto bisogno.

 

C’è bisogno di ascolto, comprensione, sostegno e amorevolezza.

 

Quando una mamma si racconta, spogliandosi di timori e paure avviene una trasformazione, arriva una luce nuova sul suo volto e nel suo cuore.

 

Sappiamo bene che l’esperienza del parto influenza profondamente la donna e la sua vita, e anche quella del suo bambino.

 

Rielaborare il proprio vissuto permette di alleggerirsi, di lasciare andare e di creare lo spazio per nuove energie di rinnovamento e guarigione.

 

Le donne che trovano uno spazio sacro per far parlare il cuore, ritrovano la leggerezza e la consapevolezza che ogni nascita porta dei doni, se solo la impariamo a guardare con occhi nuovi.

 

Se vuoi fare questo tipo di esperienza io sono al tuo fianco, metto a disposizione in mio tempo, e soprattutto il mio cuore, per ascoltarti e aiutarti a ritrovare dentro di te il centro, quel filo invisibile che ti collega alla potenza creativa che è dentro ad ognuna di noi.

"Il dolore non richiede guarigione, ma è l'inizio della guarigione stessa.
Ognuno di noi ha bisogno di qualcuno che scenda con noi nel baratro e che non cerchi di portarti fuori o distrarci, bensì che si sieda al buio con noi e provi a sentire ciò che stiamo sentendo."
CLAUDIA SFETEZ
Ostetrica

Professional Counselor e Doula

Tania trutalli

Sono doula, counselor, referente de Il Parto Positivo, educatrice prenatale, insegnante di massaggio infantile AIMI, referente certificata Hug Your Baby.

Dicono di Tania...

"Ho scoperto Tania quasi per caso. Professionista competente, persona dolcissima e sensibile. Ho preparato il mio parto positivo grazie aì suoi preziosi consigli. Lo rifarei altre mille volte. Voto 10 e lode."
Federica Valiani
Infermiera
"Tania è una presenza attenta e mai invadente. Un’accompagnatrice fantastica, ci siamo sempre sentiti accolti e ascoltati da lei."
Stefania Rodolfi
Educatrice
"Dolcezza, sorriso e disponibilità. Tania è molto materna e molto aperta all’ascolto e nell’accogliere i sentimenti delle mamme. Speciale!"
Melania Boninchi

Interamente online

“Dai voce al tuo parto” si terrà on-line in diretta web.

Ci sarà la possibilità di interagire reciprocamente tramite il supporto informatico.

Puoi partecipare comodamente da casa tua: è sufficiente un PC e una connessione internet (oppure un tablet o uno smartphone).

Quando sarà il corso dai voce al tuo parto?

Il percorso si terrà con incontri individuali su appuntamento al 347 1623774 

Ti aspetto, sono qui per te. Per accoglierti, ascoltarti e cercare insieme leggerezza e respiro verso lo spazio del cuore che nutre la tua nuova vita e la vita della piccola creatura che hai messo al mondo.

le risposte alle domande frequenti

Per accedere al corso online ti basta un PC con una webcam (o un tablet o uno smartphone) e una connessione a internet. 
È sufficiente scaricare l’app gratuita ZOOM. Al momento dell’iscrizione ti verranno forniti i dati per accedere alla diretta. 

Puoi pagare con bonifico bancario. Ti verranno date le coordinate bancarie al momento in cui confermerai la tua iscrizione.

Se senti la necessità di un percorso individuale, contattami per prendere un appuntamento [CLICCA QUI]

È possibile farlo sia dal vivo, che online se la distanza non lo consente.

Non esiste un momento ideale. Fallo quando ti senti pronta e vuoi alleggerire i tuoi vissuti.

Io ricevo nel mio studio in Valtellina, a Piateda, un paese vicino a Sondrio, oppure a domicilio su appuntamento.

Se sei distante e sei interessata a organizzare un piccolo gruppo nella tua zona, contattami, sono ben felice di raggiungerti. [CLICCA QUI]

Se hai domande da farmi, non esitare a contattarmi.

Puoi scrivere a: taniatrutalli@gmail.com

oppure puoi telefonarmi al: 347.1623774